Leopoldina Ruberti
Nel nostro “Salotto delle Sinergie” è tempo di un nuovo viaggio tra valori e collaborazioni! Dopo l’intervista al Presidente della Banca Monte Pruno Michele Albanese – il maggiore dei nostri partner – è tempo di esplorare un’altra storica e preziosa partnership che ci sta a cuore: quella con Istar Viaggi di Leopoldina Ruberti. Con lei abbiamo parlato di come il turismo possa diventare uno strumento di crescita, inclusione sociale e di come – insieme – continuiamo a “viaggiare” verso una Basilicata più accogliente. Buona lettura!
Lea Ruberti, lei è un'amica nonché partner di lunga data di Sinergie Lucane. Da quasi 30 anni, la sua Agenzia "Istar Viaggi e Turismo" non incentiva solo a scoprire nuovi orizzonti, ma a costruire un mondo migliore qui, in Basilicata. In che occasione è iniziata la sua "sinergia" con la nostra associazione? Ha un ricordo in particolare?
«Sono sempre stata molto sensibile alle iniziative delle associazioni locali, soprattutto quando trattano i temi della promozione e valorizzazione del territorio lucano. Occupandomi anche di incoming, il mio primo approccio con Sinergie Lucane fu proprio per questo motivo. Ricordo che, appena terminato il periodo più buio della pandemia, si potevano organizzare solo piccole gite "di prossimità" per favorire il turismo lento. Così, fui incuriosita da un evento in città promosso da Sinergie: una visita guidata al centro e alle porte storiche di Potenza. Partecipai con grande entusiasmo e da allora ho deciso di affiancare e seguire l'associazione, apportando anche il mio contributo nello sviluppo del settore turistico locale».
La meta del successo non è un luogo, ma una visione condivisa. Istar Viaggi ha unito le forze con Sinergie Lucane per un lungo percorso. Quali sono gli "ingredienti segreti" di questa partnership decennale?
«Gli ingredienti sono essenziali e semplici: rispetto reciproco, collaborazione concreta e la condivisione profonda degli intenti comuni».
Il viaggio è un percorso di crescita. Spesso si pensa che un'agenzia di viaggi si occupi solo di vacanze, ma Istar Viaggi è parte attiva del nostro impegno sociale. In che modo la vostra collaborazione ha aiutato a "far viaggiare" le idee di inclusione e solidarietà nella comunità lucana? Può raccontarci un progetto condiviso con la nostra associazione che non riguardava un luogo fisico, ma un "viaggio" nel cuore delle persone, e che le ha particolarmente emozionata?
«La nostra collaborazione ha aiutato a "far viaggiare" l'idea che la vera scoperta non è solo quella geografica, ma quella umana. Abbiamo contribuito a diffondere l'idea del turismo lento e consapevole in Basilicata, un concetto che si lega direttamente ai valori di Sinergie Lucane. Se devo scegliere un progetto che è stato un vero "viaggio nel cuore", scelgo le iniziative dedicate a rendere i nostri luoghi più accessibili e inclusivi, come l'installazione dell'altalena per disabili al Parco Baden Powell. Condividere quei momenti, in cui si concretizza l'incontro e la partecipazione di tutti, anche delle fasce più fragili, mi ha emozionata profondamente. È lì che comprendi che un "viaggio" non è solo una partenza, ma una condivisione che arricchisce l'anima della nostra comunità. Si passa dalla promozione del territorio al nutrimento del senso di appartenenza».
Oltre i confini del viaggio. Quali sono le prossime mete che intendete raggiungere insieme a Sinergie Lucane?
«Le nostre prossime "mete" non sono segnate su una mappa, ma si concentrano su obiettivi comuni per il territorio. Vogliamo puntare ancora più in alto sulla valorizzazione identitaria della Basilicata. Un obiettivo concreto è trasformare l'approccio al turismo in un vero e proprio strumento di inclusione sociale e sviluppo del senso di comunità. In sintesi, vogliamo "viaggiare" verso una Basilicata che non sia solo da visitare, ma da vivere in modo autentico e solidale, dimostrando che il turismo insieme alla cultura - nelle sue mille sfaccettature - possono essere un circuito virtuoso di crescita e coesione. La nostra meta è rendere la Basilicata una destinazione accessibile e accogliente in ogni senso della parola».