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Il vicepresidente Giovanni Salvia.

Senzddddda titolo

Continua il nostro appuntamento nel "Salotto delle Sinergie"! Dopo aver condiviso la storia della fondatrice nonché nostra presidente, Paola Faggiano, è il momento di dare voce ad un'altra figura chiave dell'associazione: il vicepresidente Giovanni Salvia.
In questa intervista, Giovanni ci racconta del momento esatto in cui la sua "sinergia" con l'associazione è scattata, ripercorrendo le tappe di un percorso lungo 10 anni. Un'occasione per scoprire le sfide affrontate, i progetti che meglio incarnano lo spirito di squadra e la sua visione per il futuro della Basilicata.
La sua storia è un invito a credere nel proprio territorio e a non smettere mai di sognare.
Leggi l'intervista completa e continua a seguire le voci che rendono speciale Sinergie Lucane.

L’associazione si chiama “Sinergie Lucane” e il suo ruolo è di vicepresidente. Ci racconta il primo momento in cui la sua “sinergia” personale con questo progetto è scattata? Qual è stato il momento, o anche il singolo gesto, che le ha fatto decidere di essere parte attiva di questa realtà?

«Lo ricordo come se fosse oggi. Fu un giorno speciale. Ero allora assessore allo sport ed alle politiche giovanili con l'Amministrazione De Luca, nell'estate 2015, e mi venne a trovare una donna (Paola Faggiano) che mi parlò di un bruttissimo episodio accaduto al figlio nell'ultima festa di San Gerardo. Fu un incontro bellissimo dove focalizzai la grande energia di Paola e la sua straordinaria voglia di fare qualcosa per i giovani, per riscoprire i valori soprattutto. Ecco, fu così che pensammo insieme di costituire una associazione. Io ebbi solo il merito di ascoltarla e di indicarle la strada poi il resto lo ha fatto in gran parte lei».

In 10 anni, Sinergie Lucane è cresciuta. Nel suo ruolo di vicepresidente, quali sono state le sfide più grandi che ha dovuto affrontare e come le ha superate? C’è un cruccio che ancora si porta dietro, qualcosa che avrebbe voluto fare diversamente?

«In 10 anni come si può immaginare sono state tante le sfide affrontate, soprattutto nel fare comprendere alle Istituzioni l'importanza ed il ruolo fondamentale del terzo settore. Crucci? No non ne porto, io sono convinto che quando si dà il massimo non ci possano essere rammarichi e davvero la squadra di Sinergie Lucane ha sempre dato tutto quello che aveva!».

Dal suo punto di vista, qual è il progetto o l’iniziativa, tra quelle realizzate dall’associazione, che meglio incarna il valore del “fare squadra” e perché?

«Sicuramente tra i tantissimi progetti mi piace ricordare lo spettacolo "Divas", un progetto ambizioso già nell' idea e poi realizzato alla grande grazie al lavoro di tutti. Poi parlerei delle ultime battaglie contro il genocidio che sta avvenendo a Gaza, tutti insieme siamo contro la guerra e l'ipocrisia di un Occidente che parla di pace ma non si adopera per mantenerla o perfino imporla. Ecco questo forse è un mio cruccio, ci sentiamo impotenti. Eppure la storia ci condannerà».

Pensando al futuro, qual è la sua visione per Sinergie Lucane? E, in particolare, quale messaggio vorrebbe lasciare ai giovani lucani che sognano di fare qualcosa per il loro territorio, ma non sanno da dove iniziare?

«La mia visione è certezza: Sinergie Lucane continuerà la sua missione, cioè diffondere e proteggere i valori che sono alla base della nostra società. Ai nostri ragazzi chiedo di sognare, di perseguire con ogni forza i propri obiettivi e lasciar perdere i luoghi comuni sul nostro territorio. La Basilicata ce la può fare e ha bisogno dei suoi giovani, serve crederci e puntare sulla verginità di un territorio ancora piuttosto libero da malavita e da elevata concorrenza: un terreno fertile dove si possono coltivare dei bellissimi sogni!»